Caso clinico di ragazzo che scopre di avere un tumore del testicolo urinando sul test di gravidanza della moglie

tumore del testicolo

Soggetto maschio di 22 anni, sposato da un anno, cerca di avere un figlio senza successo da oltre otto mesi. La moglie ha acquistato un test di gravidanza basato sul dosaggio degli ormoni nelle urine ed in concomitanza con la fase ovulatoria, ha provato a dosare i propri ormoni al fine di scoprire una possibile gravidanza. Con sua grande delusione, la donna scopre di non essere incinta per una negativizzazione del test. Il marito della donna, messo al corrente della negativizzazione del test e della profonda delusione della moglie, cerca di sdrammatizzare la situazione e per gioco, urina anche lui sul test. Con grandissima sorpresa assistono ad una rapida positivizzazione del test. La situazione non sembra destare l’attenzione del ragazzo che  racconta l’accaduto su un social network. L’accaduto sembra destare invece l’attenzione di un urologo che leggendo quanto il ragazzo ha scritto, lo contatta privatamente, suggerendoli di farsi controllare. Il Paziente decide pertanto di farsi controllare dall’urologo che dalla visita, osserva subito che il ragazzo ha un testicolo, il sinistro, nella fattispecie, di consistenza aumentata. Decide pertanto di fare una ecografica che mostra un’area nodulare. L’urologo suggerisce inoltre al ragazzo di dosare i marcatori tumorali, con riscontro di beta HCG ed alfa feto proteina aumentate. Si programma inoltre una TC allo scopo di stadiare il ragazzo, e la tc mostra una minima linfoadenopatia retroperitoneale a carico dei linfonodi para-aortici. L’urologo decide di sottoporre il ragazzo ad orchiectomia sinistra, previo deposito del seme, in previsione di una possibile chemioterapia. Il paziente viene sottoposto ad orchiectomia radicale e posizionamento di protesi testicolare. L’esame istologico mostra un tumore misto ( seminoma, teratoma e carcinoma carcino-embrionale ). Il paziente viene avviato a chemioterapia con BEP (cisplatino, bleomicina, etoposide). La TC di controllo mostra che si è avuta una netta riduzione delle masse linfonodali. Il ragazzo viene sottoposto a follow up oncologico per escludere che si ripresenti una recidiva. Intanto la coppia decide di avere una gravidanza eseguendo un FIVET, che al secondo tentativo ha esito positivo.